Sono passati più di 70 anni dalla nascita di uno dei conflitti più aspri di tutti i tempi e, a una simile distanza, ancora non è stato possibile avvicinarsi alla parvenza di una risoluzione.
In realtà, come vedremo, le origini di questo conflitto sono ancora più antiche nel tempo e, come tale, sono talmente radicate che è ben difficile cercare di comprendere in che modo si potrà arrivare a una risoluzione pacifica, anche alla luce degli sviluppi degli ultimi mesi che tutto lasciano presagire tranne che alla presenza di un’alternativa che possa costituire una facile, immediata ed efficace strategia di uscita.
Il riferimento è naturalmente alla guerra arabo-israeliana, sorta formalmente il 14 maggio del 1948 in seguito alla Dichiarazione di indipendenza israeliana: il primo conflitto si risolse con la vittoria e l’insediamento dello Stato di Israele ma, da quel momento e per i successivi 74 anni, le dispute violente tra israeliani e palestinesi si sono susseguite con drammatica frequenza.
Come è nata la questione israelo-palestinese
Per comprendere le origini della questione israelo-palestinese bisogna tornare un po’ indietro nel tempo, alla fine del XIX secolo, quando in risposta a un crescente antisemitismo contro gli ebrei in Europa, si affermò un movimento sionista che sostenne la necessità di creare uno Stato ebraico, favorendo così l’immigrazione di ebrei europei in Palestina, accentuatasi poi dopo la Seconda guerra mondiale.
Inevitabilmente, questa migrazione condusse a notevoli attriti tra la comunità ebraica palestinese, che divenne sempre più numerosa, quella araba, già presente sul territorio. Entrambe, peraltro, ma per diversi motivi, aspiravano alla creazione del proprio Stato nazionale.
Avendo però rifiutato diverse proposte di spartizione dei territori contesi (come il Piano proposto dall’ONU nel 1947), il conflitto finì con il diventare strutturale ed estendersi dopo la nascita di Israele, quando anche gli Stati arabi vicini si mobilizzarono in favore della comunità araba palestinese.
Tra le fasi più aspre di questo lungo conflitto ricordiamo per esempio la Guerra dei sei giorni del 1967, con gli scontri tra Siria, Egitto, Giordania, Iraq e Israele, conclusasi con il controllo da parte di quest’ultimo delle alture del Golan e la demilitarizzazione dell’area di Gerusalemme.
Più recentemente, l’acuirsi del conflitto si deve all’attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre, che ha dato il via alla dura reazione di Israele, ancora in corso.
