Le ultime notizie su Zelensky: chi è e cosa sta facendo

È uno dei capi di Stato più discussi degli ultimi anni, alla guida di un Paese in guerra. Non molto tempo prima, però, era un politico senza sostanziale esperienza, noto ai più come comico. Parliamo di Vladimir Zelensky, presidente dell’Ucraina e, da 24 mesi, in conflitto con la Russia.

La trasformazione di Zelensky da comico a politico era peraltro da tempo già avvenuta, ma solamente dal 24 febbraio 2022 (giorno di invasione dell’Ucraina) si è compiuta la trasformazione ulteriore a guida per il popolo. zelensky

La biografia di Zelensky, il presidente ucraino in guerra da oltre due anni contro la Russia – biografiadiunabomba.it – Fonte PixabayUn popolo a cui Zelensky, ogni sera, si rivolge attraverso i social network, incitando alla resistenza e domandando aiuti e sostegno al resto del mondo. Oggi 45enne, a capo del Paese dal 2019, non troppi anni prima non avrebbe mai immaginato di essere protagonista di una simile esperienza.

Ricordiamo infatti che quando Zelensky scelse di scendere in politica, molti lo conoscevano perché era un comico e il personaggio di una serie televisiva in cui interpretava un docente di storia, diventato presidente dopo aver acquisito notorietà in un video in cui parlava di corruzione.

L’ascesa al potere e i rapporti con la Russia

Quando Zelensky salì al potere, molti si domandavano quali fossero i suoi rapporti con la Russia, con ben più di qualcuno che sosteneva di essere filo-Mosca. Zelensky ha però sempre negato la sua vicinanza al Cremlino e, anzi, ha promesso di continuare il percorso di progressivo avvicinamento all’Occidente. I rapporti con la Russia sono però stati per lungo tempo pacifici, a fine 2019, in occasione di un incontro tra i leader di Francia e Germania, Zelensky e Putin si erano impegnati a raggiungere un cessate il fuoco nell’est del Paese.

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Da comico a commander in chief, ecco la storia di Zelensky – biografiadiunabomba.it – Fonte Pixabay

Le cose sono poi gradualmente cambiate sfociando poi, a novembre 2021, in una dura accusa: Zelensky ha infatti accusato che un gruppo di persone stava organizzando un colpo di Stato ai suoi danni con il sostegno della Russia e che il golpe sarebbe dovuto avvenire all’inizio di dicembre.

Da quel momento in poi la situazione è rapidamente degenerata e, complice anche l’accumulo di 100.000 soldati al confine con l’Ucraina, gli Stati Uniti avvisarono Zelensky del rischio di una imminente invasione. Rischio che in più di un’occasione il presidente ucraino decise di considerare con un atteggiamento rassicurante drasticamente cambiato nei giorni precedenti l’invasione, con Zelensky che dichiarò dapprima che gli ucraini erano pronti a combattere, per poi accusare l’Occidente di aver lasciato il Paese da solo.

L’invasione ha poi sostanzialmente reso Zelensky commander in chief, abbinando una comunicazione rassicurante in ambito nazionale con continui appelli alla comunità internazionale, a cui ha domandato aiuti militari e vari supporti. Il presidente ucraino ha poi trovato l tempo per intervenire in numerosi eventi dello spettacolo, fra cui i Grammy e i Golden Globe, ribadendo la propria posizione di bersaglio numero uno di Mosca.

Intanto, non ha disdegnato certamente un approccio molto pragmatico tra i suoi confini, dando seguito a un rapido rimpasto di governo e assumendo posizioni decise (ma secondo alcuni, non troppo) sullo scandalo corruzione che ha invito il suo esecutivo.

 

 

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